- Il ruolo universale dell’approccio scientifico
- La rilevanza delle discipline umanistiche nella scienza
Spesso si tende a separare nettamente gli ambiti scientifici da quelli umanistici, considerandoli come due mondi separati e distinti. Basti pensare agli istituti come i licei, rigorosamente divisi in dipartimenti disciplinari raramente in comunicazione fra loro. I programmi scolastici stessi prevedono pochissima interazione fra i docenti delle cosiddette “materie scientifiche” e quelli delle “materie umanistiche”.
Tuttavia, questa distinzione netta non ha senso e il mondo sarebbe molto più ricco se si riuscisse a integrare l’approccio scientifico anche all’interno delle materie umanistiche (e viceversa).
Il ruolo universale dell’approccio scientifico
L’approccio scientifico consiste, in estrema sintesi, nell’analizzare i fenomeni attraverso l’osservazione e la sperimentazione, al fine di acquisire conoscenza e capire il funzionamento del mondo. Questo metodo è stato fondamentale per il progresso dell’umanità, permettendo di sviluppare tecnologie avanzate e di risolvere problemi complessi.
L’approccio scientifico, però, non è e non deve essere limitato alle materie scientifiche. Infatti, l’adozione di un approccio scientifico può essere altrettanto utile anche all’interno delle materie umanistiche come la storia, la filosofia, l’arte, la letteratura, le lingue straniere, ecc.
Per esempio, l’analisi scientifica può aiutare nella comprensione delle opere d’arte, della musica e dell’architettura. L’analisi delle proprietà fisiche delle opere d’arte può aiutare a identificare la datazione e l’autore; studiare la composizione e l’uso dei colori in un dipinto può aiutare a capire le emozioni che l’artista ha cercato di trasmettere. L’analisi della struttura musicale di un brano può aiutare a capire la sua costruzione e la sua armonia. L’approccio scientifico può anche essere utile per la comprensione delle lingue straniere, aiutando gli studenti a memorizzare meglio le regole grammaticali e a capire la logica dietro la struttura delle frasi.
Nell’ambito della linguistica approccio scientifico è di fondamentale importanza, poiché permette di studiare in modo oggettivo e rigoroso le varie dimensioni del linguaggio umano, come la fonetica, la sintassi, la semantica e la pragmatica. Attraverso l’applicazione di metodi e tecniche di analisi empirica, la linguistica scientifica cerca di comprendere come la lingua funziona e come viene usata nella comunicazione umana. Questo approccio permette di formulare teorie basate su evidenze concrete e di sviluppare nuove conoscenze in questo campo di studi, offrendo così un contributo importante al nostro modo di comprendere la natura umana e la società in cui viviamo.

Inoltre, l’approccio scientifico può essere utile anche per la comprensione della storia e della filosofia. Nello studio della storia l’approccio scientifico e razionale può aiutare a superare le interpretazioni soggettive e i pregiudizi ideologici. Ad esempio, l’analisi delle fonti storiche attraverso l’uso di tecniche scientifiche può aiutare a ricostruire il passato in modo più accurato, mentre l’analisi scientifica può aiutare a valutare la validità delle teorie filosofiche.
Questi erano solo alcuni semplici esempi, ma in generale l’adozione di un atteggiamento scientifico e razionale può portare a una comprensione più profonda e accurata del mondo che ci circonda per quanto riguarda un altissimo numero di ambiti. L’approccio scientifico può aiutare a superare pregiudizi e dogmi e ad acquisire una conoscenza basata sui fatti.
La separazione netta tra le materie scientifiche e umanistiche può limitare la comprensione del mondo, impedendo alle persone e in particolare ai giovani studenti di apprezzare l’interazione profonda tra questi due ambiti.
La rilevanza delle discipline umanistiche nella scienza
Abbiamo sottolineato l’importanza dell’approccio scientifico all’interno delle cosiddette “materie umanistiche”, ma non bisogna scordarsi del ruolo che queste ultime ricoprono per tutti gli esseri umani, scienziati compresi.
Molti ritengono che lo studio delle materie umanistiche non sia importante per diventare un buon scienziato. Tuttavia, la realtà è che la conoscenza delle materie umanistiche è essenziale per comprendere la scienza e apprezzare maggiormente le teorie scientifiche.
Le materie umanistiche, come la filosofia, la storia e la letteratura, offrono una comprensione approfondita della cultura umana, della società e della natura umana. Questi argomenti sono fondamentali per comprendere la scienza (in quanto, alla fine dei conti, fenomeno umano) e il suo impatto sulla società. Inoltre, la conoscenza delle materie umanistiche può aiutare gli scienziati a sviluppare una visione critica e aperta del mondo, che può essere utile per generare nuove idee e nuovi approcci scientifici.
In particolare, la filosofia è una materia umanistica che ha una relazione stretta con la scienza. La filosofia della scienza, ad esempio, si occupa di come la scienza funziona e di come i suoi risultati possono essere usati per spiegare e prevedere i fenomeni del mondo naturale. La filosofia può anche aiutare gli scienziati a comprendere i limiti delle loro teorie e a sviluppare una comprensione più critica delle loro scoperte.
Inoltre, la storia è una materia umanistica che può aiutare gli scienziati a comprendere il contesto culturale, politico e sociale in cui sono state sviluppate le teorie scientifiche. Ad esempio, la comprensione della storia della scienza può aiutare gli scienziati a comprendere le teorie precedenti, i loro limiti e gli sviluppi successivi.
Come ultimo esempio, la letteratura è un’altra materia umanistica che può essere utile per gli scienziati. La letteratura offre una finestra sulla natura umana e sui problemi etici che la scienza deve affrontare. Gli scienziati possono anche trovare ispirazione nelle opere letterarie, che possono aiutarli a sviluppare nuovi approcci e idee scientifiche.
In sintesi, la conoscenza delle materie umanistiche è essenziale per comprendere e contestualizzare la scienza e apprezzare maggiormente le teorie scientifiche. Gli scienziati che hanno una solida formazione umanistica possono sviluppare una comprensione critica della scienza e delle sue implicazioni per la società. Inoltre, gli scienziati che integrano la conoscenza umanistica nei loro studi possono sviluppare nuove idee e approcci scientifici innovativi.
Fonti:
- Lars-Göran Johansson: “Philosophy of Science for Scientists”, 1st edition – Springer Cham (2015);
- Martin Kemp: “The Science of Art: Optical Themes in Western Art from Brunelleschi to Seurat”, reprint – Yale Univ Pr(1992);
- Piero Angela: “Dieci cose che ho imparato” – Mondadori (2022).

Una replica a “L’insensatezza della separazione netta tra materie scientifiche e materie umanistiche”
Personalmente, e ne parlo da ricercatore scientifico, non penso che le argomentazioni siano fondate. Onestamente, mi pare un discorso molto scientifico-centrico: nella prima parte si parla di come alcuni settori della scienza siano applicabili a tematiche propriamente umanistiche e nella seconda quanto l’approccio umanistico possa essere d’ispirazione ad uno scienziato. Credo che qualsiasi umanista sentirebbe questo discorso piuttosto discriminatorio: lo studio del pensiero di un autore o di un certo filone culturale non ha alcun vantaggio diretto ad uno scienziato. Lo dimostra il fatto che i testi umanistici “ispiratori” sono spesso romanzi di fantascienza scritti, guarda un pó, proprio da scienziati. Ogni settore della conoscenza ha una sua propria sfera di interesse, a volte le cose si intersecano, ma non bisogna creare forzatamente dei parallelismi che non esistono. Non c’è un modo oggettivo di identificare un’opera o un autore come piú significativo o importante di altri…nell’universo umanistico esiste raramente l’oggettivitá, ma questo è legato al panorama storico/culturale nel quale quelle opere o quell’autore appartengono. Nella scienza non diciamo che Newton ha fatto un lavoro fondamentale perchè ci piace di piú, ma perchè è un dato di fatto.
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